Il mondo deve prestare ascolto alla chiamata di Khader Adnan: fate in modo che il 17 aprile 2012, Giorno dei Prigionieri Politici Palestinesi, diventi un Giorno di Azione Internazionale

Il mondo deve prestare ascolto alla chiamata di Khader Adnan: fate in modo che il 17 aprile 2012, Giorno dei Prigionieri Politici Palestinesi, diventi un Giorno di Azione Internazionale.

La partecipazione di Organizzazioni a questa iniziativa è la benvenuta.

Per partecipare per favore cliccate qua o mandate una e-mail a april17@palestinianprisoners.org 

“Con la presente dichiaro che sto affrontando gli occupanti non per il mio bene personale, ma per il bene di migliaia di prigionieri che sono privati dei più elementari diritti umani mentre il mondo e la comunità internazionale guardano altrove” ha scritto Sheikh Khader Adnan dal letto nel quale i soldati israeliani lo hanno incatenato nell’ospedale della prigione di Ramleh l’11 febbraio.

“E’ tempo che la comunità internazionale e le Nazioni Unite sostengano i prigionieri e obblighino lo Stato d’Israele a rispettare i diritti umani universali ed a trattare i prigionieri da esseri umani.” (Ma’an News Agency, “Hunger-striking prisoner not backing down,” 11 Febbraio 2012)

Al 65esimo giorno dello sciopero della fame di Sheikh Khader Adnan, la cui lotta ha ispirato milioni di persone ed ha infuso rinnovata energia nei movimenti nazionali di solidarietà palestinesi, dobbiamo riflettere sul suo appello al mondo e prepare una strategia significativa che sostenga la lotta dei prigionieri palestinesi per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.

Khader Adnan sta combattendo per diritti che dovrebbero essere garantiti a tutti i prigionieri, come per esempio un processo imparziale, un trattamento giusto ed equo e la non pratica della tortura e di altri metodi coercitivi. I prigionieri palestinesi dei Territori Occupati devono affrontare un sistema di giustizia militare che è completamente diverso da quello previsto per gli israeliani ebrei, compresi i coloni, i quali fanno riferimento al sistema giuridico civile d’Israele; questo sistema di giustizia militare per i prigionieri politici palestinesi comprende sistematicamente ed arbitrariamente la detenzione senza accuse, l’uso della tortura, una quasi totale mancanza di un processo equo, accuse vaghe, livelli molto bassi di prove comprese l’uso di prove segrete, oltre a sentenze più disparate e dure rispetto al sistema di giustizia civile. Nel sistema nazionale israeliano di giustizia criminale esiste un sistema d’apartheid dei cittadini palestinesi d’Israele, i quali se accusati di reati politici sono considerati “prigionieri per la sicurezza” e trattati molto diversamente dai cittadini ebrei. I Palestinesi sono soggetti a processi ingiusti e parziali con l’utilizzo di prove segrete, obblighi di silenzio e confessioni sotto tortura.

(Per approfondire: comprehensive analysis by Addameer for further details.)

Secondo le cifre che risalgono al gennaio 2012 sono 4,417 i prigionieri politici palestinesi che sono trattenuti in carcere in Israele, tra cui 170 bambini e 6 donne. Come Khader, 310 prigionieri, tra cui 20 legislatori, sono tenuti – senza accuse o processo – sotto detenzione amministrativa, In loro solidarietà, e per ampliare la lotta di Khader, ci opporremo attivamente alla loro reclusione ed a qualsiasi detenzione senza un giusto processo.

Chiediamo l’immediato rilascio di tutti i prigionieri palestinesi trattenuti da Israele. Essi sono stati presi di mira da un sistema legale ingiusto ed imparziale. La loro detenzione riflette l’insito sistema israeliano di ingiustizia e di razzismo.

Inoltre Israele deve immediatamente cessare le sue pratiche di:

  • Detenzione amministrativa.
  • Tortura e maltrattamenti.
  • Reclusione ed isolamento
  • Uso dei tribunali militari nei Territori Occupati che processano illegalmente i civili.
  • Minare processi equi tramite l’utilizzo di prove segrete contro l’accusato.
  • Arresto di gruppi vulnerabili come: bambini, disabili, anziani e persone malate.

Martedì 17 aprile, Giorno dei Prigionieri Palestinesi, chiediamo che tutti i sostenitori del movimento dei Prigionieri Politici Palestinesi portino lo spirito di resistenza di Khader Adnan sulla soglia di casa dei suoi carcerieri e aspiranti assassini:

  • Organizzate una protesta di fronte alla locale sede dell’ambasciata  o consolato o ufficio di rappresentanza  israeliano.
  • Scrivete una lettera per protestare contro la violazione dei diritti dei prigionieri politici palestinesi e per sollecitare un intervento a loro favore al Comitato Internazionale della Croce Rossa., al segretario generale dell’Onu Ban Ki–moon, al vostro governo o ai vostri parlamentari.
  • Aumentate la consapevolezza sulla questione dei prigionieri politici palestinesi nella vostra università, campus o comunità.
  • Protestate e manifestate controG4S, Motorola, il gruppo Volvo e l’Associazione Medica Israeliana – fornitori di servizi alle prigioni israeliane – così come contro altre marche segnalate dal movimento palestinese BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) che sfida le politiche israeliane d’occupazione, colonizzazione ed apartheid che queste istituzioni repressive mantengono..
  • Scrivete delle lettere ai prigionieri palestinesi esprimendo il vostro sostegno.

Non dobbiamo permettere che la lotta di Khader passi, come tante altre che l’hanno preceduta, come uno dei tanti, comuni ed irrilevanti atti di resistenza schiacciati dalla potenza militare del regime d’apartheid israeliano. Piuttosto facciamo in modo che questo momento storico segni l’inizio di un rivitalizzato movimento globale per i prigionieri palestinesi, per i loro diritti, per le loro famiglie e per la loro lotta.

Assieme, ce la possiamo fare.

Khader vive

Per partecipare per favore cliccate qua o mandate una e-mail a april17@palestinianprisoners.org